Cointreau Cocktail
Siamo negli anni ’30. L’epoca del proibizionismo, dello swing, dei primi film a colori e del jazz.
Uomini in completi gessati dalle linee morbide e dalle spalle larghe e imbottite, con giacche doppiopetto, impermeabili con cintura, cravatte e cappelli. Donne in tailleur in tweed con giacche lunghe e avvitate e gonne affusolate a pieghe, capelli lunghi e ondulati, cloche e occhiali da sole.
Siamo in un’epoca in cui il consumo di alcool era considerato illegale. Ma fatta la legge si trova l’inganno, no? I cocktail venivano quindi bevuti in locali clandestini, gli speakeasy.
La qualità dei liquori e dei distillati che circolavano era quella che era. Per renderli quindi più gradevoli, negli speakeasy gli alcolici venivano mescolati con altri ingredienti per coprirne il sapore. Ed ecco che a quest’epoca risalgono le prime raccolte di cocktail dell’era moderna.
In Europa, le prime raccolte di ricette di cocktail vengono pubblicate nel 1921 e nel 1927: Guide du barman et du gourmet chic e 900 recettes de cocktail et Boissons Américaines. Sono entrambe curate da Adolphe Torelli, barista del Winter Palace di Nizza. Ed è qui che, tra gli altri, fa il suo ingresso in scena il Cointreau Cocktail, creato da Torelli a metà degli anni Venti a Nizza.
Come fare
SUGGERIMENTI
L’epoca del proibizionismo per fortuna è finita da un pezzo. E col Cointreau possiamo giocare e creare drink di ogni tipo, primi tra tutti i pilastri della mixology come il Margarita, il Cosmopolitan e il Mai Tai.
Che tu stia cercando un cocktail di benvenuto da offrire ai tuoi ospiti prima di cena, che abbia voglia di un drink diverso dal solito da bere una sera coi tuoi amici o che abbia voglia di sperimentare in una cena a due, i cocktail col Cointreau sono quello che fa per te.